Nuova Riveduta:

Giudici 15:19

Allora Dio fendè la roccia concava che è a Lechi e ne uscì dell'acqua. Sansone bevve, il suo spirito si rianimò ed egli riprese vita. Perciò quella fonte fu chiamata En-Accore; essa esiste anche al giorno d'oggi a Lechi.

C.E.I.:

Giudici 15:19

Allora Dio spaccò la roccia concava che è a Lechi e ne scaturì acqua. Sansone bevve, il suo spirito si rianimò ed egli riprese vita. Perciò quella fonte fu chiamata En-Korè: essa esiste a Lechi fino ad oggi.

Nuova Diodati:

Giudici 15:19

Allora DIO fendè la roccia concava che è a Lehi, e ne uscì dell'acqua. Egli bevve, il suo spirito si rianimò ed egli riprese vita. Perciò chiamò quella fonte En-Hakkore; essa esiste a Lehi anche oggi.

Riveduta 2020:

Giudici 15:19

Allora Iddio spaccò la roccia concava che è a Lechi, e ne uscì dell'acqua. Sansone bevve, il suo spirito si rianimò, ed egli riprese vita. Perciò quella fonte fu chiamata En-Accore; essa esiste anche al giorno d'oggi a Lechi.

La Parola è Vita:

Giudici 15:19

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Giudici 15:19

Allora Iddio fendé la roccia concava ch'è a Lehi, e ne uscì dell'acqua. Sansone bevve, il suo spirito si rianimò, ed egli riprese vita. Donde il nome di En-Hakkore dato a quella fonte, che esiste anche al dì d'oggi a Lehi.

Ricciotti:

Giudici 15:19

Ma il Signore aprì un dente molare nella mascella dell'asino e ne scaturirono acque, bevute le quali, Sansone si rinfrancò e riebbe le forze; perciò fino ai nostri giorni quel luogo venne chiamato "Fontana di colui che invoca, scaturita dalla mascella".

Tintori:

Giudici 15:19

Allora il Signore da una cavità della Mascella d'asino fece scaturire delle acque, alle quali, avendo bevuto, Sansone ristorò lo spirito e riprese forza. Per questo quel luogo fu chiamato Fontana dell'Invocante dalla mascella: essa si trova alla Mascella fino al presente.

Martini:

Giudici 15:19

Il Signore adunque aperse il dente molare della mascella di asino, e ne scaturiron dell'acque: donde egli bevve e ristorò lo spirito, e riprese forza. Quindi fu chiamato quel luogo fino al dì d'oggi Fontana dell'invocante a Lechi.

Diodati:

Giudici 15:19

Allora Iddio fendè un sasso concavo ch'era in Lehi; e d'esso uscì dell'acqua, onde Sansone bevve, ed egli tornò in vita; perciò pose nome a quel luogo En-haccore; la qual fonte è in Lehi, fino a questo giorno.

Commentario abbreviato:

Giudici 15:19

18 Versetti 18-20

Gli uomini di Giuda tenevano così poco conto del loro liberatore, che egli era pronto a morire per mancanza di un po' d'acqua. È così che spesso i più grandi affronti vengono fatti a coloro che rendono i più grandi servigi. Sansone pregò Dio in questa angoscia. Coloro che si dimenticano di rendere a Dio le loro lodi, possono essere costretti a rendergli omaggio con le loro preghiere. Le esperienze passate della potenza e della bontà di Dio sono eccellenti appelli alla preghiera per ottenere ulteriore misericordia. Egli invoca il fatto di essere esposto ai nemici di Dio; i nostri migliori appelli sono tratti dalla gloria di Dio. Il Signore gli mandò un soccorso tempestivo. Il luogo di questa azione fu chiamato Lechi, dalla mandibola. E nel luogo così chiamato, Dio fece sì che una fontana si aprisse improvvisamente e stagionalmente, vicino a Sansone. Dovremmo essere più grati per la misericordia dell'acqua, se considerassimo quanto male possiamo risparmiarla. Israele si sottomise a colui che aveva tradito. Dio era con lui; d'ora in poi saranno diretti da lui come loro giudice.

Riferimenti incrociati:

Giudici 15:19

Is 44:3
Ge 45:27; 1Sa 30:12; Is 40:26
Is 41:17,18
Ge 16:13,; 22:14; 28:19; 30:30; Eso 17:15; Sal 34:6; 120:1

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